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Il lavoro agile non è Agile (“Agiail”)
Il primo è una normativa che regola le modalità di organizzazione del rapporto di lavoro subordinato.
Il secondo è la cultura che lo rende possibile e potentissimo.
Nel 2014 è iniziato in Italia il percorso che ha portato all’approvazione di una normativa attualmente in vigore finalizzata a dare maggiore flessibilità nella gestione dei tempi e modalità di lavoro per la PA.
Ed è proprio nel 2014 che venne introdotto in Italia il termine “lavoro agile” per identificare la tipologia di lavoro dove il lavoratore dipendente può organizzarsi per fasi ed obiettivi senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, adottando gli strumenti tecnologici messi a disposizione dall’azienda.
Nel 2016 la proposta si è concretizzata attraverso il Job’s Act e nel 2020 il nostro Governo ha emanato delle disposizioni di legge per favorire l’adozione del lavoro agile semplificando alcune delle disposizioni.
Puoi trovare tutto nella legge n. 81/2017 su lavoro.gov.it.
Ma che differenza c’è tra lavoro agile e Agile Marketing?
Cosa significa lavoro agile
Ho trovato due definizioni interessanti di “lavoro agile” che evidenziano due volti della stessa medaglia:
- come le persone possono lavorare in modo agile (come sinonimo di semplice, smart)
- come le organizzazioni possono creare modelli organizzativi adatti al lavoro agile
La definizione del Prof. Mariano Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano punta l’attenzione sulle persone.
“Smart Working significa ripensare al lavoro mettendo in discussione i tradizionali vincoli legati a luogo e orario lasciando alle persone maggiore autonomia nel definire le modalità di lavoro a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati. Autonomia, ma anche flessibilità, responsabilizzazione, valorizzazione dei talenti e fiducia diventano i principi chiave di questo nuovo approccio.”
Prof. Mariano Corso
La definizione fornita dal Chartered Institute of Personnel and Development punta invece sull’organizzazione.
“Il lavoro agile è un approccio all’organizzazione del lavoro finalizzato a guidare una migliore efficacia ed efficienza nel raggiungimento degli obiettivi attraverso la combinazione di flessibilità, autonomia e collaborazione, puntando sull’ottimizzazione degli strumenti e delle tecnologie e garantendo ambienti di lavoro funzionali ai lavoratori.
Chartered Institute of Personnel and Development
Quindi possiamo dire che il lavoro agile come lo intendono le persone è un sinonimo di semplice, facile, snello, cioè un tipo di lavoro svincolato sia dal luogo fisico in cui si svolge che dall’osservanza di un orario definito uguale per tutti.
Benefici del lavoro agile
Lavorare in modo agile permette di realizzare un migliore equilibrio tra vita lavorativa e vita privata. Il dipendente si può organizzare in autonomia, creandosi i propri spazi per lo svolgimento del lavoro.
Non meno importante, però, per garantire una buona riuscita dei risultati lavorativi, è l’organizzazione manageriale e tecnologica dell’azienda. Va garantito ai dipendenti un’adeguata dotazione tecnologica, l’accesso a documenti e strumenti affinché il suo lavoro si svolga in sicurezza.
Sorge però una domanda: come raggiungere gli obiettivi aziendali e personali in modo efficace quando tutto si svolge nelle proprie case o in open space messi a disposizione dai co-working?
Se cambia solo il luogo di lavoro non stai lavorando in modo agile e non si parla più di lavoro agile, ma di cultura Agile.
La Cultura Agile a supporto dello smart working
Quello che è necessario impostare è una nuova cultura organizzativa orientata:
• alla crescita continua dei dipendenti
• allo sviluppo di innovazione in modo costante
• al cambiamento continuo per far fronte al veloce mutamento del mercato
• all’utilizzo sostenibile di budget e risorse in generale
Come fare? Portando la Cultura Agile nei Team, magari con un progetto pilota, purché questo sia condiviso a livello strategico da Manager e C-Level.
4 Differenze fra Cultura Agile e lavoro agile
Verificando quali parole sono spesso utilizzate per descrivere smart-working e Agile ho pensato di descriverne le differenze. Lo scopo è rendere chiaro che la normativa può essere ben interpretata ed applicata concretamente quando la Cultura Agile è un pilastro dell’azienda che ne vuole usufruire.
Work-Life balance
Il lavoro agile – detto anche smart working – è la normativa, il cui scopo è il raggiungimento del work-life balance, ovvero l’equilibrio tra lavoro e tempo libero. L’assenza di orari rigidi e di spostamenti per raggiungere l’ufficio sono benefici importanti per ogni lavoratore.
La Cultura Agile è un approccio al lavoro quotidiano. Permette di raggiungere l’obbiettivo del work-life balance perché mette a disposizione strumenti, modelli organizzativi e di comunicazione adatti a rendere collaborativi, efficaci ed efficienti i nuovi ambienti di lavoro.
Flessibilità
Lo smart-working è flessibile perché non definisce vincoli rigidi sugli orari lavorativi. Anche se va tenuto ben presente che gli accordi di collaborazione sono utili per capire su quale collega possiamo fare affidamento e quando possiamo contattarlo.
La Cultura Agile mi permette di essere flessibile perché imparo ad adattarmi al contesto e a lavorare per obbiettivi. Il focus che il Mindset Agile mette sulla soddisfazione del cliente è tale da far passare in secondo piano la classica gestione degli orari lavorativi concentrandosi invece sul risultato.
Collaborazione
Lo smart-working non dà indicazioni su come si possa impostare una buona collaborazione fra le persone. Parla di nuovi approcci tecnologici, di cloud, di organizzazione delle postazioni di lavoro e accesso in sicurezza dei dati.
La Cultura Agile promuove la collaborazione fra le persone sfruttando la tecnologia e fa di più: descrive modelli di collaborazione e tecniche di facilitazione che ogni singola persona può acquisire per dialogare in modo efficace ed efficiente con tutti gli attori di un progetto, indipendentemente dal luogo di lavoro.
Definizione degli Obiettivi
Ridurre i costi e aumentare la produttività è uno dei mantra della normativa che regola lo smart-working.Semplice a dirsi ma difficile da mettere in pratica se l’azienda non si è costruita, nel tempo, un’organizzazione in grado di definire obiettivi SMART (specifico, misurabile, riconosciuto, realistico e raggiungibile in un tempo definito).
Gli obiettivi SMART sono uno degli aspetti principali su cui si fonda la Cultura Agile.
Una tecnica che si sta affermando è l’utilizzo degli OKR (Objectives and Key Results) per definire gli obiettivi a breve, medio e lungo termine sia dei singoli che del Team e dell’organizzazione.
In sintesi possiamo quindi affermare che la differenza fra i due concetti è che Agile
- fonda le basi su cultura, processi e strumenti
- prevede la revisione dell’organizzazione aziendale
- si pone l’intento di creare team multidisciplinari e auto organizzati.
mentre lo smart-working è la normativa che regola lo svilupparsi di organizzazioni che semplicemente danno flessibilità di orario e luogo di lavoro.