Mai sentito parlare dell’effetto Dunning-Kruger? Se stai lavorando in modalità Agile o se hai deciso di creare un team Agile, è importante che tu sappia riconoscere e porre attenzione al fenomeno per sfruttarlo a tuo vantaggio.

L’effetto Dunning-Kruger: di cosa si tratta?

Si tratta di una distorsione cognitiva grazie alla quale le persone non esperte in qualcosa tendono a sopravvalutare le proprie capacità, considerandosi degli esperti.

In sintesi si ha a che fare con persone incompetenti, o carenti in alcuni ambiti, che si dimostrano estremamente supponenti e sicuri di sapere qualsiasi cosa. Tale distorsione porta il soggetto a iper-valutare positivamente delle competenze che, in realtà, non possiede.

Questo effetto è stato studiato nel 1999 da David Dunning e Justin Kruger, ricercatori americani della Cornell University.

Origine degli studi

Tutto è nato quando Dunning un giorno lesse una notizia in cui si raccontava di un furto praticato da un commesso di 44 anni che aveva eseguito una rapina in due banche a viso scoperto e in pieno giorno. Il commesso, subito arrestato, aveva confessato di non avere usato alcuna maschera ma di avere cosparso il suo viso con il succo di limone affinché lo rendesse invisibile alle telecamere di sicurezza.

Il commesso-ladro, inoltre, aveva riferito che alcuni suoi amici gli avevano parlato di questo trucco e per verificarne la veridicità si cosparse il viso con del succo di limone. Subito dopo, si scattò una foto nella quale non apparse il suo volto. Questo accadde solo ed esclusivamente perché avendo il limone negli occhi non era riuscito a inquadrare in viso, puntando verso l’alto la macchina fotografica.

I due ricercatori si chiesero quale fosse stata la logica che portò il commesso a credere in tutto questo.

Così, decisero di spiegare tale effetto misurando empiricamente il livello di competenza che ciascuno crede di avere e di confrontarlo con la reale competenza posseduta.

Come sfruttare l’effetto Dunning-Kruger in un Agile Marketing Team?

Respira, stai calmo e affidati agli strumenti visuali che i processi Agile ti mettono a disposizione e fai buon uso delle riunioni di Retrospettiva.

Step 1: impara a riconoscerlo

Durante la pianificazione chi soffre dell’effetto DK ha molta confidenza sulle sue capacità e quindi tenderà a sottostimare le attività da svolgere.

Step 2: usa la retrospettiva

È un momento importante perché il team riflette su se stesso. È l’occasione giusta perché è un momento supportato dall’ intelligenza emozionale e collettiva del gruppo.

Step 3: guida le persone attraverso l’esplorazione

Chi è affetto da DK se ne rende conto solo attraverso la scoperta di quanto è importante imparare e confrontarsi. Investi nel capitale umano e crea percorsi di learning e discovery affinché tutti prendano consapevolezza delle proprie capacità.

Cosa succede quando risolvi l’effetto Dunning-Kruger?

Il tuo team sta per superare brillantemente la fase di Storming e avviarsi a vele spiegate verso il Performing.

Cosa vuol dire?

Bruce Tuckman pubblicò il suo modello delle dinamiche di gruppo nel 1977.

Il modello in origine era costituito da quattro fasi che poi si sono ampliate:

  • forming (periodo della costituzione);
  • storming (da storm, tempesta – periodo del conflitto);
  • norming (periodo normativo);
  • performing (periodo della prestazione).

Sfruttare l’effetto Dunning-Kruger vuol dire lavorare per portare il team fuori dalla fase di storming e verso la fase di norming e performing ovvero verso una fase più matura e consapevole.

Se nel periodo di Forming (periodo della costituzione) la differenza principale tra un gruppo casuale di persone e una squadra è l’obiettivo comune della squadra, nella fase di  Storming (periodo del conflitto) i diversi tipi di individui si comporteranno in modi molto differenti.

Emergeranno punti di vista molto diversi su come gli obiettivi, ad esempio, debbano essere essere raggiunti. Ed è qui che si manifesta l’effetto Dunning Kruger in modo evidente. È qui che dovrai cominciare a lavorare per sfruttarlo a tuo vantaggio.

Un approfondimento? Guarda questo video del collega Stefano Porro.

Leggi anche: Agile Team di Marketing – caratteristiche e struttura ottimale