Puntualissimo si alza il sipario sul debutto del nostro Team Building a Teatro.
Orfeo nel suo costume scintillante è disperato per la morte di Euridice e lo Stregone Mescal sogghigna con superiorità.
L’emozione vibra in sala. Fantastico!
Sono soddisfatta, sono tutti impeccabili.
Poi la custode del teatro mi sussurra: “Ma che compagnia siete? Non vi conosco.”
Non siamo una compagnia, sono colleghi. Sono qui per una giornata di Team Building a Teatro. Per imparare a fare squadra, a fidarsi l’uno dell’altro. E direi che ci sono riusciti!
Ad aiutarli ci sono io, Emanuela Spernazzati, formatrice e consulente aziendale in ambito HR e Comunicazione, e Beppe Arena, regista e attore di teatro e di cinema.
Ma cosa c’entra il teatro con il lavorare bene in azienda?
Apparentemente niente, eppure…
Il teatro è metafora perfetta dell’azienda che funziona
Tutti concentrati su un obiettivo chiaro e condiviso, ognuno con un ruolo, nessun ritardo ammesso (il sipario si aprirà comunque!) e tutti interdipendenti, perché il successo di ciascuno è il successo di tutti e l’errore di uno è errore per tutti.
Anche in azienda dovrebbe essere così.
Ma qui è più facile, qui ci si può allenare su un terreno extralavorativo. E ci si diverte pure.
Chiedo ai partecipanti come sono riusciti, a loro parere, a mettere in scena uno spettacolo in un giorno. Mi rispondono cose come: ‘eravamo entusiasti del compito’, ‘abbiamo fatto squadra’, ‘ci siamo suddivisi i ruoli in base alle esperienze ed alla capacità’, ‘volevamo farcela e non abbiamo pensato ad altro’.
Eppure all’inizio avevo notato un po’ di titubanza e anche durante le prove non sono mancati momenti di tensione.
Allora come hanno fatto?
Lo spiego nel debriefing finale: per lavorare insieme abbiamo bisogno di conoscere e condividere un obiettivo, di accettare e rispettare i ruoli, di concentrarci sul compito fidandoci dell’altro e senza disperdere energie in giochi di potere, di sentirci importanti e riconosciuti… insomma, di sentirci parte del progetto a cui lavoriamo.
Ecco il senso del team building: che sia teatro o gioco, che sia all’aperto o al chiuso, che sia sport o arte costringe a creare legami, a costruire un rapporto di fiducia, a mettersi in gioco, a riconoscere il valore di ciascuno e a lavorare a testa bassa fino alla realizzazione dell’obiettivo finale.
Insomma, a costruire un team vincente!
Ora che i legami sono stati creati la sfida è quella di portare in azienda l’entusiasmo mostrato sul palco.
Ed è una sfida per tutti, capi e non capi.
La nuova era è già qui, quella in cui la motivazione delle persone non risiede solamente nella retribuzione (che è data per scontata) ma nel piacere, nell’orgoglio e nella soddisfazione di svolgere un lavoro che fa sentire parte di un progetto più grande.
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Emanuela Spernazzati
Formatrice/Consulente area Risorse Umane e Comunicazione
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