Dare feedback è un’arte, ma anche saperlo ricevere.

Il feedback è un processo bidirezionale e serve per apportare un miglioramento. Ma per essere efficace, bisogna saperlo dare e anche saperlo accettare.

“Ciao, ho pensato di modificare la strategia di Marketing in questo modo. Mi dai un feedback?”

Magari il vostro capo vi ha risposto: “Non ci siamo, come ti è venuta un’idea simile?”.

 Un’altra volta invece: “Sono già due giorni che me lo chiedi, non ho tempo!”.

Un’altra ancora: “Il modo in cui l’hai impostata non mi convince. I titoli sono troppo lunghi e l’immagine risulta piuttosto anonima. Questa idea non rispetta il solito standard e potrebbe non essere convincente come ci aspettiamo. Potresti fare qualcosa per renderla più accattivante?”.

Pensa ora a quando il feedback l’hai dovuto dare tu.

Sempre più specialisti concordano sul fatto che per essere efficace, il feedback  deve contenere una componente valutativa e un’altra informativa contenente, oltre alla risposta corretta, indicazioni aggiuntive sul tema, errori commessi e soluzioni.

Quel che è certo, in questo fiume di studi e di opinioni, è dare un feedback è un’arte, ma anche il saperlo ricevere.

Come dare feedback efficaci?

1. Evita un feedback troppo generico

Rischia di apparire oscuro al ricevente, riducendo il suo grado di apprendimento. Piuttosto bisogna elaborarlo e arricchirlo di dettagli. Per formularlo in modo appropriato è utile domandarsi: cosa è successo? Dove e quando? Chi è stato coinvolto? Come ha inciso sugli altri?

2. Attenzione a calibrare le informazioni

Quando sono troppo minuziose il feedback può risultare troppo dispersivo e distogliere l’attenzione dagli aspetti veramente importanti. Inoltre può portare a focalizzarsi solo sull’obiettivo immediato e non sulle strategie per raggiungerlo.

3. Meglio dare feedback frequenti

In realtà fornirli troppo assiduamente, potrebbe impedire al ricevente di metabolizzare le nuove indicazioni. Inoltre c’è anche il rischio di appoggiarsi troppo alle fonti esterne nel giudizio della propria performance, riducendo le occasioni per sviluppare le necessarie abilità di autoanalisi.

La scelta della tipologia di feedback va collegata all’analisi caratteriale del ricevente.

Ed è anche importante il modo in cui si comunica.

Usa  espressioni come “per piacere” e “grazie”, e nell’esternare emozioni senza ferire l’interlocutore, senza pretendere, ma proponendo, con frasi del tipo: “Mi piacerebbe che tu facessi…”. Di certo, se il destinatario percepisce nel mittente spirito di partecipazione, a sua volta il suo apporto nell’ambito lavorativo sarà proattivo.

Come ricevere un feedback in modo che sia utile?

1. Quando ricevi un feedback riserva massima attenzione alle parole dell’interlocutore.

In caso di stanchezza o scarsa concentrazione rimanda ad un altro momento.
Nella fase di ascolto è necessario prendere in considerazione il feedback nella sua interezza in modo da comprendere il più possibile la prospettiva altrui. Al termine della conversazione  fai un breve riepilogo di quanto detto e assicurati di aver compreso appieno il senso del feedback senza fraintendimenti.

Sia chi dà sia chi riceve il feedback deve rispondere a queste domande:

  • Qual è il mio obiettivo?
  • Come lo raggiungo?
  • E il raggiungimento di tale obiettivo a cosa porterà?

Questi sono i 3 quesiti che servono per impegnarsi, nonostante gli ostacoli, che stimolando l’impegno e garantiscono una maggior realizzazione. In caso di feedback non produttivi non cadere nella tentazione di lasciarti andare alle emozioni del momento. Cercare un capro espiatorio, chiudersi o assumere un atteggiamento difensivo per giustificarsi, sono esempi di comportamenti da evitare.

2. Fare domande

Il feedback è molto più gestibile quando si sa cosa aspettarsi. La mente può concentrarsi liberamente sui temi da discutere o sull’autovalutazione, senza cadere vittima del terrore dell’ignoto.

3. Cercare sempre feedback

Può sembrare un controsenso, se riceverlo crea ansia perché bisognerebbe cercarlo?
Ricevere un feedback limitato a un elogio o a una critica, per una persona ansiosa può sembrare un modo veloce per archiviare una pratica scomoda ma a lungo termine non aiuta. Sapere quali skill apprendere o migliorare ha un valore inestimabile: è un’occasione di crescita che permetterà d’imparare anche a gestire meglio altre situazioni similari. Perciò conviene sempre sollecitare un feedback dettagliato.

Evita le sorprese per dare feedback efficaci

Chi dà feedback ha il potere di tranquillizzare il destinatario ancor prima di cominciare. Ad esempio, se il feedback che si è sul punto di fornire non è altro che una ricapitolazione di informazioni già condivise, è buona norma specificarlo. Nel caso, invece, in cui il mittente non avesse questa delicatezza, conviene cercare di essere proattivi e sollecitare feedback più frequenti: avere un controllo costante della propria performance con feedback mirati sugli obiettivi raggiunti e sui progressi ottenuti renderà il soggetto più consapevole del proprio operato e diminuirà il suo livello di stress. 

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