La metodologia Agile è un approccio che ha come fondamenta i valori e i principi descritti nell’Agile Manifesto. Le metodologie agili mirano a fornire valore in modo frequente ed incrementale attraverso piccoli team auto-organizzati interfunzionali, consentendo frequenti feedback dei clienti e correzioni di rotta secondo necessità. L’approccio Agile è un modo per gestire un progetto suddividendolo in più fasi (sprint). Implica una collaborazione costante con gli stakeholder e il miglioramento continuo in ogni fase. La collaborazione continua è vitale, sia con i membri del team che con le parti interessate del progetto.

Perché abbiamo bisogno di un approccio Agile?

La rapida evoluzione di nuove tecniche e tecnologie di coinvolgimento dei clienti e l’innovazione che ispirano, mettono le aziende a rischio di essere sorpassate da concorrenti più agili e ben focalizzati sulle esigenze del mercato.

L’approccio Agile – il concetto

In uno dei nostri workshop, parlando di Agile con un collega mi venne in mente questa frase che sentii pronunciare anni fa da un esperto di Risorse Umane:

“Agilità è la qualità che hanno certe persone di sapere cosa fare quando non si sa cosa fare”.


Si tratta di una definizione colloquiale, certo, ma che bene si sposa il contesto di incertezza e modificabilità.

Il problema

Una recente analisi condotta da McKinsey ha evidenziato come le Aziende più “sane” e profittevoli siano quelle che hanno scelto l’approccio Agile.

Ma si è anche evidenziato che molti leader falliscono nel raggiungimento della Business Agility perché dipendono troppo da ciò che ha reso possibile il successo in passato, piuttosto che imparare nuovi comportamenti necessari per il successo in nuove situazioni.

Ecco 5 mosse per avvicinarsi, senza fallire, al modello Agile quando lavori in un’azienda tradizionale:

1. Agire con principi chiari e margini di delega

È fondamentale passare da un modello organizzativo gerarchico a uno in cui i vertici dettano le linee guida entro cui tutti si muovono con opportuni livelli di delega, evitando quindi i colli di bottiglia e responsabilizzando le persone. Oltre ad un cambio di mentalità nel modo di guidare l’azienda, migliorerai anche la comunicazione interna per allineare tutti sulla nuova cultura agile e agli obiettivi, un aspetto che spesso invece viene sottovalutato con esiti poco felici.

2. Lavorare con Team Multi-disciplinari

Un singolo reparto aziendale o gruppo di lavoro può essere già oggi molto efficace gestire cicli continui di miglioramento, ma si fatica ancora molto ad immaginare che la sua attività sia completamente autonoma e svincolata da altri componenti dell’azienda.

Siccome non si può destrutturare un’azienda, soprattutto senza gestire il viaggio della trasformazione Agile in modo graduale, la soluzione più promettente potrebbe essere quella di creare team cross funzionali riconosciuti e stabili, che non sconvolgano la gerarchia perché lasciano fissi i riporti.

Il primo pre-requisito è ovviamente dato dall’adozione di strumenti di collaborazione, per mantenere l’allineamento senza trascorrere le giornate in riunione.

3. Sperimentare tanto, anche fallendo

Sperimentare tanto e fallire velocemente per poi migliorare è uno dei mantra più conosciuti e purtroppo abusati dell’Agile. L’immobilità tuttavia è il più grosso rischio che le aziende oggi rischiano di correre a causa di una struttura tradizionale che si confronta con nuove sfide.

Partire dal piccolo e fare ampio uso di dati e feedback è a nostro avviso il modo più sano di approcciare questo aspetto. Il che ci porta a definire in modo abbastanza naturale il punto successivo.

4. Usare dati ed empatia

Oggi per avere successo bisogna innamorarsi delle persone e non delle proprie idee. Inoltre, bisogna avere dimestichezza con il giusto mix tra l’analisi dei dati e una forte capacità di empatia e di ascolto. Questo insieme permette di avere un continuo ciclo di prove, perfezionamenti, nuovi esperimenti che fanno della metodologia agile un metodo di innovazione veloce. E come sempre per poter avere successo, il tema culturale resta cruciale, sia per la gestione e condivisione dei dati sia per la trasformazione digitale nel suo insieme.

5. Non vivere di solo Benchmark

Tu cosa comincerai a fare da domattina?
Nella nostra esperienza la tendenza delle aziende è quella di agire all’interno di una zona di confort costruita sia da un mix di pratiche assodate che di monitoraggio dei competitor (soprattutto quelli che, a loro dire, si muovono più velocemente).

Guardare gli altri resta fondamentale e assolutamente molto utile. Tuttavia, bisogna avere l’apertura mentale di cercare ispirazioni anche in altri settori diversi, da cui tra l’altro spesso vengono i nuovi leader che non competono sul modello di business esistente, ma ne creano uno nuovo (ispirati a Spotify, Netflix, Tesla  e molti altri).

In più a volte bisogna avere anche il coraggio di inventare qualcosa di nuovo e in tempi compressi, per avere modo di provare, sbagliare e correggere prima che arrivino gli altri.

L’appiattimento, sia esso relativo a piccole pratiche o all’intero business, è nemico dell’approccio Agile e, lasciatemi dire, oggi anche del successo nel suo insieme.

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